Dolce
Camilla canterina,
mi
cinguettavi il tuo saluto ogni mattina.
Accendevo
la luce e preparavo il caffè,
e
tu gorgheggiavi solo per me,
come
se io fossi il tuo raggio di sole.
Cara
Camilla, amica mia preziosa,
anche
se eri un uccellino piccino piccino
tu
avevi un gran cuoricino
dove
per me c’era un posto speciale.
Sei
stata per me l’unico essere vivente
che
mi scaldava il cuore senza chiedere niente.
Stavi
per ore sulla mia spalla e saltellavi felice
ed
io mi sentivo come te, … felice.
Mi
sentivo al centro del tuo mondo,
mi
sentivo importante per te;
era
un po’ come avere un’altra bambina
un
po’ birichina
quando mi tiravi i capelli dietro al collo
e poi per farti perdonare
mi riempivi le guance di
baci.
Che
immensa tristezza provai
quando
capii che stavi per lasciarmi per sempre,
che
grande fatica lasciarti andar via
senza
poter fare niente.
Non
potrò dimenticarti mai!
Quando
te ne sei andata per il tuo ultimo volo,
una
parte del mio cuore l’hai portata con
te...
nell’eternità.
Forse
lassù avrai trovato un immenso cielo stellato,
oppure il grande splendore
del sole.
Chissà …
Di
sicuro sei nell’immensità
e
continuerai sempre a cantare per me
ed
io da quaggiù
continuerò a pensare con nostalgia a te.
Il
nostro era un legame davvero speciale
e tu resterai per me
sempre intatta e sempre uguale.
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©Daniela Costantini
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