Sullo
specchio
del
comò
il
mio
sguardo
distratto
e
malinconico
si
posa…
chi
sei…
domando
rivolta
a
quell’ immagine
riflessa…
vedo
occhi
che
somigliano
ad
uno
specchio
d’acqua
mossa
dal
soffiare
del
vento:
vedo
labbra
che
non
riescono
a
sorridere
ed
hanno
una
piega
amara;
somigliano
ad
un
fiore
che
non
ha
forza
per
sbocciare.
Quel
fiore
si
chiama
sorriso,
magico
incanto
che
dona
una
luce
speciale,
dolce
attimo
in
cui
il
cuore
sale
alle
labbra…
chi sei…
domando ancora…
non
risponde
questo
mio
specchio…
Ne
farò
mille
frammenti
lucenti
e
il
soffio
del
vento
lo
porterà
lontano…
accanto
a
quel
fiore
che
le
mie
labbra
hanno
baciato.
Porterò
in
soffitta
questo
vecchio
comò…
lo
specchio
non
c’è
più…
chi
sei…
non
chiederò
più…
©Daniela Costantini
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