T’ho sognato
mio mondo fatato e bambino.
T’ho sognato durante una lunga notte
in cui soltanto la carezza gelida della paura
insisteva nel volermi fare compagnia.
Non conoscevo il mio futuro
quando vivevo nel mio mondo bambino
intriso di sogni e profumi,
di caramelle e zucchero filato,
di gelati cremosi e di pasticcini alla vaniglia…
Non potevo sapere
che la vita un giorno m’avrebbe rapita
da quel mondo di fate.
Srotolavo le stelle una ad una
per scriverci i sogni;
contavo i raggi del sole
mentre gli raccontavo
storie di fate e di gnomi.
L’aria mi baciava al mattino
e la sera la luna
s’inchinava accanto a me
quando la mamma mi raccontava
le favole più belle
per ascoltarle
e per addormentarsi vicino alle stelle.
Indossavo un vestito di ingenuità,
colorato di cielo e di prati odorosi.
Ora c’è questa notte però…
una notte
dove ascolto il pulsare frenetico del mio cuore
gelido e vuoto d’amore.
Non vedo pulsare le stelle,
non sento il calore del sole.
Anche la luna è fuggita lontano
mentre cercava di prendermi per mano
per condurmi in quel vecchio mondo incantato
dove conserva le favole dei bimbi felici,
le ninne nanne delle mamme e dei papà,
i baci delle nonne
e le storie belle
che a qualcuno la vita regala.
Mentre si dissolveva al mio sguardo
io le ho gridato forte
di tornare al più presto per starmi vicino
per raccontarmi
l’amata favola del mio mondo bambino.