DISEGNI METRICI E RITMO MUSICALE
NEL MONDO POETICO
di
Daniela Costantini
Daniela
Costantini,
vive a Roma con le due figlie:
Valeria ed Elisa. Divide il suo
tempo, in attesa d’essere nonna,
tra ufficio, casa, famiglia e le
sue passioni, che sono forse… in
po’ troppe. Le piace il lavoro a
maglia, all'uncinetto, preparare
i dolci con le sue mani, la
pittura il disegno, la lettura,
l'informatica, la musica
specialmente quella del
fantastico musicista australiano
Tony O'Connor.
Regina assoluta
della sua vita è la poesia;
nulla la coinvolge di più.
Trascorre molte ore a leggere
Prévèrt,
Neruda,
Gibran,
De Mello
e altri, compreso qualche
contemporaneo che ha inserito,
affettuosamente, e perché le
piacciono le sue poesie nel suo
sito
<http://www.nostalgiaetenerezza.it/>.
Ha iniziato a scrivere poesie
per dare un'espressione
all’anima, per imprimere i
sentimenti che le vivono dentro
e che hanno urgenza di
arieggiare sulla carta perché il
lettore vi possa trovare uno
spiraglio di nostalgia e tanta
tenerezza.
Navigare in
Internet le appare fantastico.
Ha conosciuto tante persone.
Confessa con gli occhi
sfavillanti per la gioia:
«Ricordo le
ore che trascorrevo sfogliando
le pagine di un sito. Quello di
nonna
Mary, poi… era un
mondo incantato, proprio come
quello dei miei sogni; un mondo
senza violenza, senza soprusi,
un mondo a misura d'uomo, anzi
di bambino... sì, perché i
bambini sono adorabili,
rappresentano il nostro domani
ed il nostro prezioso presente.
Nel regno incantato delle favole
mi trovavo nel posto adatto per
dare spazio alla bambina che
conservo gelosamente».
Daniela
Costantini,
nel suo mondo poetico raggruppa
(almeno nelle prime liriche)
poesie, che in apparenza sono
«Intimiste», perché
analizza i significativi
mutamenti della testimonianza
della vita affettiva,
considerati nel passaggio dal
mondo antico, attraverso le
teorizzazioni del diritto
dell’amore universale e naturale
degli affetti tra uomo e uomo,
tra uomo e famiglia, ormai
sorpassati. Ella con sentimento
scevro da complicazioni
intellettuali, mette a fuoco le
differenze attribuite all'atto
del «provare un fatto»
dinanzi a questa società che
oggi popola il mondo, connesse
alla frattura introdotta dalla
Rivelazione poetica. Le
violenze inquisitorie, che solo
oggi possono apparire tali, sono
legate ad una visione della
natura umana fondata sul
postulato personalistico
dell'immortalità dell’anima,
come afferma Santo Agostino,
oppure sul dualismo delle
sostanze, anima e corpo, come
sottolinea Cartesio.
Parafrasando l'adagio delle
«Meditazioni della natura
offesa» si indirizza alla
comprensione del senso attuale
di quegli eventi, coglibili, in
prospettiva, dallo sguardo
critico sia dello storico, sia
dall’intuizione del Poeta
dell'età moderna.
QUANDO SCRIVO UNA POESIA
Quando scrivo una poesia
abbraccio il mio cuore
e
assisto alla complicità
tra la penna fra le dita
e
il foglio ancora bianco.
Col pensiero mi avventuro
tra i sentieri della mente
e
divento uno strumento
mosso da invisibili dita,
un accordo di musica
a
lungo cercato,
un piccolo ciottolo
che traspare tra le acque
di un ruscello cristallino.
Si leva un canto dall’anima,
assaporo la libertà
di idee soltanto mie
e
sento un fruscio di ali intorno.
Ali di libertà, ali leggere
che portano i pensieri
oltre l’infinito.
L'intuizione è una delle
funzioni meno riconosciute e
meno apprezzate, perciò è poco
sviluppata oppure repressa, con
un meccanismo simile a quello
degli impulsi nell'inconscio,
seppure la motivazione è
diversa.
Reprimere l'intuizione è
produzione del mancato
riconoscimento, della
svalutazione, dell'ignoranza e
della mancanza del suo rapporto
con le altre funzioni
psicologiche.
Quest'ultimo
punto spinge a rendersi conto
che un processo conoscitivo
completo implica l'uso della
sola intuizione e, la sua
intelligente comprensione, la
sua interpretazione è inclusione
della conoscenza.
Queste sensazioni
ed emozioni,si sperimentano sia
come stimoli, sia come calmanti,
armonizzandoli e creando
discordanze e scissioni.
La vita
psicologica ha i suoi ritmi
complessi d'euforia e di
depressione, di dolore e di
gioia, di fervore e di
stanchezza, di forza e di
debolezza, ecc…
Queste condizioni
sono estremamente sensibili
all'influsso dei ritmi musicali;
proprio come certe attività dei
ritmi del corpo, che sono le sue
emozioni e la musica che si
fondono. Questo avviene nella
vera Poesia, che può essere
musica vivente espressa con
l'intero essere del poeta. Ad
esempio, più rapido è il ritmo,
maggiore è la tensione che
produce. Un’interessante analisi
degli effetti psicologici
prodotti dai vari disegni
metrici può essere trovata nel
capitolo di Howard Hanson
su Emozionai Expression.
ASCOLTAMI…
Ti piango con tenerezza,
ti ricordo con tutti i nostri
ricordi,
ti mando un sorriso
quando ripenso al tuo.
Volo da te come piuma
colorata d’arcobaleno
e
tu accogli il mio amore,
mi asciughi le lacrime,
ascolti i miei sussurri.
Uno scambio d’amore
oltre la vita
protetto dall’amore di Dio,
dagli Angeli che sorridono
alle nostre anime innamorate.
Il nostro indissolubile amore
cinge profondamente il cuore.
Ogni verso,
mentre produce tipicamente una
specifica frequenza vibratoria,
a sua volta produce anche
determinati effetti fisici e
psicologici. Come è noto, la
musicalità di un verso ha un
grande potere sia sullo spirito
sia sul comportamento tra il
Poeta e il lettore; per mezzo
del ritmo si possono immaginare
sinfonie la cui armonia dona
allo spirito la pace desiderata
sia la calma auspicata e la
forza di rilassarsi dopo lo
«svuotamento» dell’anima
ansiosa di donare, come una
clessidra la cui sabbia sembra
formare figure geometriche. Il
Poeta sa che le figure sono
frutto della sua immaginazione
eppure le vede le fa sue si
compenetra in esse per
trascrivere sulla pagina le
proprie sensazioni al lettore
che ne rimane incantato.
Quanto più
potente è l'emozione provata,
tanto più sensibile e vibrante è
la sostanza viva dei versi sul
nostro corpo. Ogni verso ha una
sua particolare musicalità, una
particolarità che non può essere
espressa con le parole.
Perché le parole produrrebbero
singolari effetti psicologici,
cui non sarà possibile
attribuire una specifica qualità
emotiva a ciascun verso.
SOTTO L’ARCOBALENO
È
un mattino dipinto d’arcobaleno
e
mille emozioni m’increspano
l’anima.
Le strade ancora bagnate di
pioggia
riflettono le mille sfumature
del cielo;
mille colori,
mille pensieri,
mille emozioni fatte di te.
Mille baci poserò sulle tue
labbra
tra poco…
quando ti incontrerò…
Mi immergerò nel tuo sguardo
dove incontrerò la tua anima.
Naufragherò nel mare del tuo
amore
senza cercare salvezza.
Le strade ancora bagnate
sono ora una specchio di luce;
alzo gli occhi…
mi stai venendo incontro.
Mi fermo a guardarti…
troppa emozione;
ti sorrido, mi sorridi…
sotto i colori
dell’arcobaleno.
La combinazione più importante è
un’attività mentale
regolata, che fa di tale
connubio spesso tempestoso,
calma di un totale abbandono
spirituale perché, finalmente
può annullarsi in quell’amore
che le da vita e speranza, ansia
e tremore ma anche una gioia
infinita. In altri casi avviene
una lotta fra le due parti, in
cui temporaneamente
l'una
o l'altra predomina.
Queste funzioni
costituiscono una preziosa e
necessaria attività
dell'intelletto senza che esso
tenti di svolgere altre che
esulano dalla sua competenza.
C’è tra le due componenti uno
scambio non soltanto di emozioni
ma anche di sensazioni,immagini
e impulsi, che influiscono
fortemente sulla costruzione
musicale di una lirica; per cui
mentre il ritmo metrico è
prodotto da una successione di
suoni, l'armonia è prodotta
dalla sovrapposizione di vari
versi che fondono contenuto e
forma, per avere gli accordi
desiderati.
LA MADRE DEL SOLDATO
Nei suoi occhi culle di lacrime
Nel cuore uno scrigno di ricordi
Nell’anima brandelli di
tenerezza
Nei passi lo sforzo per segnare
il passo
ed onorare il figlio adorato
Nelle mani stringe il domani
tanto sognato...
quello che non le apparterrà
più...
La madre ha perso
la continuazione di sé
che aveva donato al mondo.
La diversità di
natura e di struttura dei vari
versi e ritmi musicali, incluse
le parole che danno significato
umano, da alla composizione il
ritmo con una particolare
qualità che difficilmente può
essere definita, ma che è
facilmente riconoscibile,
proprio perché suscita
specifiche reazioni emotive.
Quindi, risulta
chiaro (come già ebbi modo di
dire presentando una sua poesia
come opera del mese)
«come nella
Poesia della Costantini,
l’ispirazione sia associata
all’evoluzione del pensiero e al
ragionamento, che il canto fa
con se stesso prima di essere
vergato sulla carta, colpevole,
prima ancora che sia giudicato
dal critico, di
attirare a sé ammirazione e
commozione. E’ da questo assunto
e da questa cultura che,
procederà gran parte del
pensiero poetico della
Costantini, si distacchi,
con evidenti ripercussioni da
quello degli altri cantori».
«Le luci prendono
vita,
s’accendono
bagliori tremuli
nei nostri
sguardi affettuosi…
sembra passato
tanto tempo,
ma è stato
soltanto il tempo di un sogno
scandito da
attimi d’amore».
L'insieme di
questa testimonianza ha il
pregio di mostrarci l'importanza
della confessione dell’autrice
di volere una famiglia, d’altri
tempi, va bene, ma una famiglia
unita che divida gioia e dolori
sia dei genitori, sia degli
altri componenti: fratelli e
sorelle; saper cogliere questa
tradizione e saperla trasferire
nel nostro modo di vivere e di
pensare, che poi dovrebbe essere
un modo di pensare la società
del futuro.
Reno Bromuro
Bibliografia
«Nostalgia»
Kimerik
Edizioni
Ringrazio sentitamente Reno
Bromuro per la magnifica
recensione
e Renato Volti di Interactive
People per la parte che mi ha
dedicato nel suo sito:
http://digilander.libero.it/wholt/Index.htm
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