Ti incontrai in
una sera
d’autunno.
Pioveva e non
c’erano stelle.
Una sera
qualunque
tra gente
qualunque
e tra discorsi
vuoti e
distratti.
Eppure una
strana
inquietudine
invase l’aria
della stanza
quando la tua
voce tuonò
come eco
nascente da alte
montagne.
Provai un
brivido
perché pensai
che era una voce
che avevo forse
sentito in un
sogno,
forse in ricordi
perduti nel
tempo…
si unì sogno e
realtà.
Vidi occhi che
brillavano
col riflesso di
albe e tramonti
lontani.
una luce mi
illuminò
come il sole del
mattino.
era l’alba più
lucente e più
chiara
e stava sorgendo
per me,
per la mia nuova
futura realtà.
Mi tuffai in
quella sorgente
di luce
e mi accoccolai
in quegli occhi
di foglia,
piegandomi a
quella carezza
che m’aveva
sfiorato l’anima
e il cuore.
©Daniela
Costantini
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