Ciao mio
adorato paesello,
son
tornata…
Come
l’emigrante
partii
lasciandoti il mio cuore,
le
memorie, i sogni e le speranze.
T’ho
ritrovato…
e anche
tu sei un po’ invecchiato come me;
come un
amico che mi è tanto mancato,
t’ho
osservato…
Le case
sempre uguali,
la gente
per la strada,
i fiori
sui balconi,
i bambini
per la via…
ma
qualcosa manca, amico mio del
cuore…
Una volta
eri pieno di allegria
nei
giorni di sole
e nelle
sere spendenti di luna.
A te
manca soltanto questo e nulla più…
ma a me
manca molto, molto di più…
Mi
mancano i sogni che cullavo
dentro me
quando ero
una
ragazza innamorata
e
aspettavo sul balcone
la luna
che nasceva,
la
trapunta delle stelle
ed il mio
giovane e bello innamorato.
Quant’è
bello ricordare
quei
magici sogni intessuti di stelle
e di
notti blu…
Mio
adorato paesello
come
l’emigrante son tornata
e ho
fatto appello al mio coraggio
perché mi
batteva forte forte il cuore
quando ho
intravisto
le cime
dei tuoi monti da
lontano…
E’
bastato solo un attimo però…
ho posato
la mano sul cuore
per
capire che sei rimasto
il mio
grande amore.